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Guida all’ Analisi energetica:
consumi e  risparmi energetici in un immobile:

 
 
 
Sommario
 
Introduzione.                                                                                                      1
Come si svolge e chi effettua l'analisi                                                                2
Gli obiettivi                                                                                                        3
Metodi e strumenti per una corretta diagnosi energetica.                                  4
La simulazione dinamica degli edifici                                                               4
Trasmittanza e coibentazione dell’involucro.                                                    6
ISOLAMENTO DELLE PARETI ESTERNE.                                                  7
Isolamento delle coperture.                                                                                8
Ventilazione meccanica controllata.                                                                   8
Serramenti e ponti termici                                                                                  9
Intervieni sulle finestre.                                                                                      9
Controlla le dispersioni di calore dal cassonetto.                                             10
Orientamento degli edifici                                                                                10
I costi e le agevolazioni della diagnosi energetica.                                          11
INCENTIVI E AGEVOLAZIONI Efficienza energetica (Ecobonus).            11
Tabella interventi incentivabili 2018.                                                               12
Esempio risultati ottenibili con Analisi energetica.                                          13
BIBLIOGRAFIA..                                                                                            15
 

Introduzione

Il parco edilizio italiano è costituito per circa il 70% da fabbricati realizzati in anni antecedenti al varo delle prime norme sull’efficienza energetica e quindi, di fatto, non hanno caratteristiche costruttive atte al contenimento dei consumi energetici.
.                 

“Ogni 100 euro di spesa di riscaldamento le famiglie ne “buttano via” 54, «basti pensare che in Italia l'efficienza media del sistema edificio-impianto di riscaldamento è del 46%” (Marco Decio, direttore di Cofely società di Gdf Suez).
 
                                                                                        .
 
La diagnosi energetica permette di definire il profilo del consumo energetico di un edificio, che esso sia un intero palazzo o un semplice appartamento.

Individua le cause dell’elevato consumo energetico, queste  criticità possono essere legate alle caratteristiche  dei componenti strutturali ,e/o  alle modalità di gestione e/o alla qualità degli impianti tecnici  e, infine, al comportamento degli utenti. 

Inoltre permette di individuare gli interventi di riqualificazione energetica più adatti ed economicamente più convenienti.

Incrementare l’efficienza energetica degli edifici non è solo un’importante fattore di miglioramento ambientale ha  anche una convenienza dal punto di vista economico; La diagnosi rappresenta la prima fase di una riqualificazione o ristrutturazione energetica,  
 
E' molto importante la competenza del tecnico che deve effettuare la diagnosi, poichè, da lui dipende la corretta ristrutturazione energetica e la valutazione del più probabile ritorno economico degli interventi.
 
Inoltre il tecnico deve garantire l’indipendenza e l’imparzialità nella scelta dei prodotti e della manodopera.
 
Dubitate di tutti quelli che vi offrono consulenze gratuite, le pagherete come percentuale del lavoro che vi faranno con la loro ditta e vi spingeranno a fare interventi che sono più consoni alla loro impresa che non ai vostri bisogni veri.
 
 

Come si svolge e chi effettua l'analisi

Per iniziare correttamente una diagnosi energetica bisogna prima di tutto analizzare le bollette, dove sono presenti molte informazioni utili sui consumi storici. In molti casi si riescono ad intraprendere azioni correttive soltanto con una valutazione attenta della bolletta e della tipologia di contratto di fornitura utilizzato.
Bisogna valutare le varie offerte presenti sul mercato, per scegliere il fornitore di gas e il piano più adatto alle esigenze. Se si ha un impianto di riscaldamento centralizzato, è inoltre possibile richiedere all'amministratore la stipula di un Contratto Servizio Energia: così il condominio comprerà energia sulla base del consumo effettivo, misurato da un contatore di calore
Dopo una analisi dei consumi storici si può iniziare l'indagine più avanzata attraverso l'utilizzo l'ausilio di software avanzati di simulazione e modellizzazione del sistema edificio-impianto.
Le figure professionali che eseguono una diagnosi energetica devono avere una approfondita conoscenza dell'edificio e degli impianti  
 Il consumo reale di un edificio e/o di un gruppo di edifici può essere influenzato da diversi fattori. Il progetto di ricerca ECBCS-Annex 53 “Total Energy Use in Buildings – Analysis   and   evaluation   methods”   della   International   Energy   Agency   propone   la suddivisione in 7 macrocategorie:
  • fattori climatici;
  • caratteristiche fisiche e geometriche dell’edificio; tipologia degli impianti e dei sistemi energetici
  • gestione e manutenzione
  • attività e benessere degli occupanti;
  • Qualità dell’ambiente interno;
  • fattori socio – economici.

Gli obiettivi

I principali obiettivi di una diagnosi energetica sono:
  1. Valutare i consumi dell'immobile
  2. Definire gli interventi di riqualificazione energetica valutando le convenienze economiche ed i "ritorni dell'investimento".
  3. Analizzare ed ottimizzare le spese di gestione dell'immobile.
 

Metodi e strumenti per una corretta diagnosi energetica

Per L’analisi è necessario fare un sopralluogo  per stimare i fattori che condizionano significativamente i flussi energetici e quindi i consumi; le variabili misurabili possono essere suddivise in tre categorie:
  • Misure sull’involucro: caratteristiche delle pareti esterne, dei solai e degli infissi.
  • Misure sull’impianto: caratteristiche degli impianti di riscaldamento, raffrescamento, ventilazione e produzione di acqua calda sanitaria
  • Misure climatiche esterne: misura delle temperature e dell'umidità dell'ambiente esterno.
 
“ Se la quantità e qualità dei dati lo permette è possibile  la formulazione di un  modello  matematico  in  grado  di  predire  il  consumo  energetico  di  singoli  edifici  Un  modello  matematico  è  una  descrizione  del  comportamento  di un  sistema  Il  metodo  deve  essere  in  grado  di  valutare  tutte  le  opzioni  di  progetto  con sufficiente  precisione  da  permettere  di  effettuare scelte  corrette  per  il  miglioramento dell’efficienza  energetica”.  (ASHRAE  2005) 
 

La simulazione dinamica degli edifici

Per Una diagnosi a  livello avanzato  è necessario utilizzare uno strumento come la simulazione dinamica degli edifici. Questi programmi  permettono di creare modelli che simulano in maniera dettagliata e realistica le condizioni climatiche esterne ed interne,
I programmi di simulazione dinamica permettono di indagare con precisione come cambiano i consumi nelle diverse ipotesi di riqualificazione.

Grafico che mostra le temperature calcolate con la simulazione dinamica (in blu) e le temperature effettivamente misurate (in rosso). Dalla estrema somiglianza dei grafici si può notare come le analisi energetiche effettuate con la simulazione dinamica sono molto affidabili e precise.




Interventi di riqualificazione energetica 
             
   

Trasmittanza e coibentazione dell’involucro

Uno degli obiettivi principali è ridurre la trasmittanza, ovvero aumentare la qualità dell’isolamento
Ricordo che Per  ogni  grado  in  meno  è  possibile  risparmiare  circa  il  7%  del consumo annuo di combustibile.
Di tutta l’energia utilizzata per riscaldare un edificio durante la stagione invernale, una buona parte viene dispersa dalle pareti e dal tetto. Eseguendo interventi di isolamento termico possiamo ridurre fino al 40% il consumo di combustibile.




 

ISOLAMENTO DELLE PARETI ESTERNE

L’isolamento dei muri può essere realizzato dall’interno, dall’esterno o nell’intercapedine. Tutti e tre i sistemi presentano dei vantaggi: la scelta dell’intervento da adottare dipenderà dallo stato di degrado dell’edificio e dalla somma di denaro disponibile
per la sua realizzazione. 
Isolamento dall’esterno (1) È senza dubbio la soluzione più efficace per isolare bene un edificio. In particolare è molto conveniente quando è comunque previsto un rifacimento della facciata.
Isolamento dall’interno (2) È un intervento non eccessivamente costoso, provoca, però, una leggera diminuzione dello spazio abitabile e può comportare anche la risistemazione dei radiatori, delle prese e degli interruttori elettrici.
Isolamento nell’intercapedine (3) Quando la parete contiene un’intercapedine è possibile riempirla con degli opportuni materiali isolanti. La spesa è modesta e l’intervento è conveniente.

                                
 

Isolamento delle coperture

Tra tutte le superfici esterne di un edificio, spesso, il tetto è l’elemento che disperde più calore durante la stagione invernale e provoca surriscaldamento nei mesi estivi, a causa del basso livello di isolamento.
Se la copertura non è mai stata isolata è consigliabile intervenire immediatamente.
Se la copertura è stata isolata più di 10 anni fa è consigliabile verificare lo stato dell’isolante: deve essere perfettamente asciutto, non lacerato, coprire tutta la superficie del tetto e aver conservato il suo spessore iniziale. Nel caso contrario è meglio provvedere alla sua sostituzione.                                            
Copertura piana Se la copertura dell’edificio è piana (terrazzato) è possibile intervenire dall’interno oppure dall’esterno. L’isolamento esterno è un intervento delicato perché il terrazzo ha bisogno di un’accurata impermeabilizzazione e, se è calpestabile, anche di un’adeguata pavimentazione.
Sottotetto non praticabile Conviene posare l’isolante sul pavimento del sottotetto. Isolare la parte inclinata porterebbe solo a riscaldare inutilmente il volume del sottotetto con il calore che sale dagli ambienti sottostanti.
Sottotetto praticabile Conviene isolare dall’interno, fissando l’isolante parallelamente alla pendenza del tetto. Ricordiamo che se interveniamo dall’interno, nel soffitto dell’ultimo piano, generalmente non sono richieste decisioni condominiali.
Mansarda Se la mansarda è abitata conviene posizionare l’isolante all’esterno, sotto i coppi o le tegole, in modo da non ridurre la superficie utile, altrimenti è possibile isolare dall’interno.




 

Ventilazione meccanica controllata

Tipicamente gli edifici con scarse prestazioni energetiche non hanno un sistema di ventilazione forzata, ma il ricambio d’aria avviene unicamente attraverso i pertugi dell’involucro o l’apertura delle finestre e porte.
Per molto tempo si è stimato il valore di tale ricambio d’aria in 0,5 volumi/ora, il che significa che ogni due ore l’intera aria presente nell’ambiente viene cambiata. In realtà questo valore era attendibile fino a qualche anno fa allorchè non esistevano stringenti normative sul risparmio energetico. Ma oggi, con il miglioramento della coibentazione, tale valore risulta un po’ alto a tal punto che molti progettisti utilizzano come valore di riferimento 0,3 volumi/ora, il che significa che ci vogliono tre ore per avere un ricambio d’aria completo. Il miglioramento della prestazione energetica dell’involucro ha quindi causato un peggioramento della qualità dell’aria, restando quest’ultima per più tempo all’interno dell’ambiente stesso.
Ecco dunque che fa il suo ingresso la cosiddetta ventilazione forzata. Il termine forzata, in contrapposizione con il termine naturale che viene utilizzato per la ventilazione tradizionale, indica che esiste un apposito impianto che “costringe” l’aria ad entrare ed uscire dall’ambiente secondo appositi canoni di progetto. Tale impianto innalza enormemente la qualità energetica dell’edificio in quanto è possibile recuperare il calore dell’aria calda - ma esausta - presente in ambiente, pre-riscaldando l’aria di rinnovo mediante appositi scambiatori. Per altro è bene precisare che un edificio non sarà mai classificato in classe A se non è dotato di un impianto di ventilazione meccanica, a testimoniare ancora una volta la grande influenza di questo parametro sulle prestazioni energetiche globali dell’edificio.
L'acquisto di un condizionatore di classe energetica alta, A+, A++e A+++,  comporta sì una maggiore spesa iniziale, ma anche in un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2.
Ad esempio, l'acquisto di un condizionatore di efficienza energetica classe A rispetto a uno di classe C permette di risparmiare circa il 30% annuo sui consumi di elettricità e quindi di ridurre del 30% anche le emissioni di CO2.
Nella tabella, riportiamo per classe di efficienza energetica i consumi di energia elettrica di un condizionatore split da circa 6kW, capace di raffreddare 2 o 3 stanze per un totale di 40m2 , utilizzato per 8 ore al giorno nei tre mesi estivi.
I minori consumi di energia elettrica di un modello classe A rispetto a un modello classe B fanno recuperare il maggior costo iniziale in circa tre anni.

                              
    

 

Serramenti e ponti termici

Altri due parametri molto interessanti e che influenzano le performance dell’edificio per il 15% sono i componenti finestrati e i ponti termici.

                     

 

Intervieni sulle finestre



 
Controlla la tenuta dei serramenti. Le infiltrazioni provenienti dalle finestre provocano dei rinnovi d’aria eccessivi, con relative dispersioni di calore. E’ buona norma controllare periodicamente lo stato delle guarnizioni poste sulle battute delle ante e sostituirle se necessario. Naturalmente, se hai vecchi modelli di serramenti che non hanno le guarnizioni provvedere all'installazione. Inoltre, piccole infiltrazioni d’aria dal telaio possono essere eliminate usando il silicone.
 Quando le nostre finestre hanno un solo vetro possiamo
  • sostituire il singolo vetro con un doppio vetro, dove possibile, aggiungere un secondo serramento dietro o davanti al vecchio,
  • sostituire tutto il serramento con un altro già predisposto con vetrocamera,
  • applicare tendaggi pesanti davanti alle finestre (non davanti ai termosifoni!)
 

Controlla le dispersioni di calore dal cassonetto

Il cassonetto è uno dei punti di notevole dispersione di calore perché spesso non è isolato; poiché isolarlo è un intervento piuttosto semplice e poco costoso, laddove c’è lo spazio sufficiente, almeno 2cm, applicare un pannello isolante.
Ricordiamo che dopo aver intrapreso qualsiasi intervento di risanamento energetico bisogna regolare l’impianto di riscaldamento e condizionamento.
Ridurre la trasmittanza dei componenti finestrati resta comunque molto importante e tale riduzione può ottenersi mediante l’utilizzo di vetri ad alta efficienza energetica, tipicamente vetri doppi o tripli selettivi a bassa remissività.
I ponti termici invece sono le interruzioni dell’isolante, per esempio in corrispondenza di spigoli, angoli, balconi, travi etc. L’interruzione dell’isolante è dannoso per l’efficienza energetica dell’edificio in quanto vanifica parzialmente il lavoro effettuato dall’isolante stesso, lasciando passare calore verso l’esterno.

Orientamento degli edifici

Ultimo parametro, seppur meno importante è l’orientamento degli edifici. L’orientamento dell’edificio chiaramente riguarda unicamente i serramenti vetrati, ovvero gli unici in grado di far passare la radiazione solare e quindi quelli che vengono definiti apporti gratuiti all’edificio. Il sole infatti con il suo irraggiamento è in grado di scaldare parzialmente l’ambiente in modo del tutto gratuito. Risulta quindi consigliato, nel nostro paese che si trova nell’emisfero nord, esporre le finestre verso sud per quanto possibile. In realtà poi questo diventa un problema opposto in estate, quando gli apporti gratuiti del soli non sono desiderati ed è per questo, vista anche la scarsa influenza di tale parametro, che esiste un punto di ottimo che indicativamente stima la superficie ottimale delle pareti vetrate sul lato sud in circa il 40% della superficie complessiva della facciata.
 

I costi e le agevolazioni della diagnosi energetica


 
Una attenta riqualificazione energetica di un immobile comporta un risparmio di energia, quindi economico, e una rivalutazione del valore immobiliare 


Il costo di una diagnosi energetica è variabile e dipende dalla dimensione e dalla complessità dell'immobile. Il costo del servizio, se abbinato ad un intervento di riqualificazione, viene ripagato in tempi brevi grazie al risparmio ottenuto dai miglioramenti energetici.

Personalmente ritengo che prezzi di 700- 1000 euro per questo tipo d’analisi  siano spropositati.
Per una villetta o appartamento di medie dimensioni offro l’analisi energetica a euro 200 +iva

Chiaramente per condomini o multiproprietà verranno offerti degli sconti.


Ricordo che la pratica è Comprensiva di APE – Attestato di Prestazione Energetica (del valore di120 euro + IVA) e di tutta la documentazione propedeutica per le pratiche ecobonus (65%)

La diagnosi è tra gli interventi soggetti alle agevolazioni fiscali come la detrazione per ristrutturazione energetica(attualmente 65% IRPEF)
 

INCENTIVI E AGEVOLAZIONI Efficienza energetica (Ecobonus)

Le opere di riqualificazione energetica degli edifici hanno come obiettivo quello di ridurre il consumo di energia da fonte fossile e di contrarre i costi legati al loro approvvigionamento. Esse pertanto, generando un risparmio, sono delle forme di investimento che, a seconda dei casi, possono essere più o meno remunerative. La loro redditività varia anche in funzione delle agevolazioni che gli enti pubblici, a partire dallo stato fino a livello locale, mettono a disposizione. Ovviamente, maggiore è l'incentivo che va a beneficio del finanziatore dell'opera, più elevata sarà la redditività dell'investimento per l'esecuzione dell'opera stessa.
 

Tabella interventi incentivabili 2018


 
Le principali novità riguardano la riduzione dell’aliquota di detrazione al 50% per:
interventi relativi alla sostituzione di finestre comprensive d’infissi, schermature solari, caldaie a biomassa,
caldaie a condensazione, che continuano ad essere ammesse purché abbiano un’efficienza media stagionale almeno pari a quella necessaria per appartenere alla classe A di prodotto prevista dal regolamento (UE) n.811/2013. Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02.


 
Resta confermata al 65% l’aliquota per:
  • interventi di coibentazione dell’involucro opaco,
  • pompe di calore,
  • sistemi di building automation,
  • collettori solari per produzione di acqua calda,
  • scaldacqua a pompa di calore,
  • generatori ibridi, cioè costituiti da una pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro,
  • generatori d’aria a condensazione.
  • Sono ammessi con la stessa aliquota del 65%, anche i micro-cogeneratori, per una detrazione massima consentita di 100.000 euro.
Restano infine confermate al 70% e al 75% le aliquote di detrazione per:
  • gli interventi di tipo condominiale,
 
per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con il limite di spesa di 40.000 euro moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio. Qualora gli stessi interventi siano realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e siano finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico determinando il passaggio a una classe di rischio inferiore, è prevista una detrazione dell’80%. Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico la detrazione prevista passa all’85%. Il limite massimo di spesa consentito, in questo caso passa a 136.000 euro, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
E’ attesa a breve la pubblicazione di uno o più decreti da parte del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con altri ministeri che devono precisare gli aspetti tecnici, procedurali e di controllo. A seguito di ciò la nostra Task-force sarà nelle condizioni di poter aggiornare il sito per la trasmissioni dei dati, i vademecum  dei singoli interventi e tutto il materiale tecnico-informativo.
 
La documentazione per fruire delle detrazioni va inviata per via telematica all'ENEA, che svolge anche un ruolo di assistenza tecnica agli utenti.
Per maggiori informazioni è possibile contattare Linea Amica:
Tel. 06 828 88 725   web www.lineaamica.gov.it  Skype lineaamicapa
 

Esempio risultati ottenibili con Analisi energetica

 
Consideriamo  di voler ristrutturare un appartamento appena acquistato in cui ci vivevano due vecchietti,  di circa 80mq sito all’ultimo piano di una palazzina anni 70 con riscaldamento centralizzato Acqua calda sanitaria ottenuta da boiler elettrico. Finestre originali del periodo. , Doppia esposizione.

termica      
  


Da Ape risulta essere un appartamento molto energivoro: 300 kWh/mq anno
                                                                 

 
Da Ape possiamo vedere che lo stesso appartamento se nuovo sarebbe in classe C con un consumo  di circa 100 kWh/mq anno. Ossia un terzo dei costi attuali.

Nel caso in esame  l'analisi delle bollette (dati storici) non può essere di grande aiuto  in quanto  hanno appena installato le termovalvole e l’utenza precedente era completamente diversa da quella per cui vogliamo modernizzare la casa.

Quindi come procediamo? Una prima selezione viene fatta tenendo in considerazione il budget e la fattibilità fisica di alcuni interventi:
Una pompa geotermica in pieno centro cittadino sarebbe bellissima non è proprio di facile realizzazione.
Anche l’installazione di pannelli solari/fotovoltaici può creare grattacapi in ambito condominiale






Come potete vedere con solo 4 interventi abbiamo già raggiunto il nostro target.(  la prestazione energetica risultante è di 102.83)
 
 
Ho scelto materiali “economici” e soluzioni volte al risparmio come  la lana di roccia messa nel sottotetto Per tutte le casistiche ho considerato come costo il valore dopo lo sgravio fiscale.
Delle quattro opzioni quello che salta all’occhio sono gli infissi un tempo di ritorno di ben 16 anni.
 
Pertanto Come ordine di priorità consiglierei:
  1. Coibentazione soletta
  2. Insufflaggio mura perimetrali
  3. Installazione caldaietta a gas per l’acqua cala sanitaria ( a condensazione)
  4. E per ultimo gli infissi
Chiaramente tutto dipende dal budget di cui si dispone e anche dalle caratteristiche estetiche dei materiali.

Se parliamo di finestre: una finestra in PVC è molto meno bella di una in alluminio a taglio termico con rivestimento in legno ( non me ne vogliano i produttori di finestre in PVC) ma sicuramente molto più economica e altrettanto performante.

Però che cosa vuole il cliente? Prima di fare tutti i calcoli conviene fare una chiaccherata sfogliando assieme un paio di cataloghi.
Anche la soffitta pur non essendo calpestabile magari la vogliono utilizzare come deposito ( cosa non fattibile coibentandola con la lana di Roccia).
 
Da non dimenticare:  con una cinquantina d’ euro in  materiali e un pochettino di voglia di fare si può cambiare notevolmente il rendimento dei termosifoni , la tenuta del cassonetto, le dispersioni della porta d’ingresso ecc. Questo però lo analizzeremo in un altro articolo.
In bocca al lupo con la vostra ristrutturazione energetica!
 
 

BIBLIOGRAFIA

Il Catasto Energetico dei Consumi Ariaudo F., Balsamelli L., Corgnati S.P. (2011)
Analisi statistiche delle prestazionienergetiche delparco edilizio della provincia diTorino
G.V. Fracastoro, M. SerrainoDipartimento di Energetica Politecnico di Torino
http://orizzontenergia.it
http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/energia/efficienza-energetica/edifici
http://efficienzaenergetica.acs.enea.it
www.ecoage.it/rendimento-energetico.htm
https://www.energy.gov/eere/amo/articles/energy-performance-indicator-tool
http://iso50001-energy-management.com/iso50001/energy-baseline
www.mbma.com/media/RoofingGuideSpecs.pdf

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